Da scenari futuristici a proiezioni più aderenti alla realtà. Le nuove tecnologie e la loro presenza preponderante nella società di oggi ci costringono a volgere lo sguardo oltre ciò che già conosciamo. Intelligenza Artificiale è una parola magica che trascina con sé alcune importanti riflessioni, soprattutto se il suo impiego è destinato al contesto urbano. Ma quale sarà il suo ruolo nell’immediato futuro e quanto inciderà il suo impiego sull’organizzazione degli spazi in cui viviamo? Uno studio europeo ha già analizzato i vantaggi e i rischi associati al rapporto tra IA e Smart City: conosciamoli insieme.

Tecnologie e città intelligenti

Avete mai provato ad immaginare il volto che avranno le città nel futuro? Non si tratta di sognare scenari da “Ritorno al futuro” o “Blade Runner”, con macchine volanti e replicanti a piede libero, ma di figurare realtà che già conosciamo e che tra un paio di anni potrebbero avere un aspetto o un funzionamento diverso. Al di là della nostra ipotetica e fervente immaginazione, l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale al contesto urbano alimenta sicuramente grandi aspettative. Dal supporto al processo decisionale, al lancio di servizi nuovi dedicati ai cittadini, fino alla creazione di nuove opportunità economiche: il suo impiego può fornire numerose soluzioni in diversi settori. Ma qual è l’effetto del suo utilizzo e che impatto specifico è in grado di produrre? E soprattutto, quale sarà il futuro dell’innovazione tecnologica all’interno delle città? No, probabilmente non vedremo gli Aereo Taxi (almeno non nei prossimi mesi), ma possiamo star certi che qualcosa cambierà.

Uno studio europeo 

La Commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento europeo ha pubblicato una ricerca volta ad esaminare lo stato delle conoscenze disponibili sul ruolo dell’IA nello sviluppo urbano [1], sui vantaggi e i rischi che potrebbero derivarne, nonché sulle potenziali implicazioni in termini di coesione socioeconomica e territoriale.

Se combinata con altre tecnologie digitali (Big Data, Internet of Things, Cloud) all’interno delle città, l’IA può riunire e sfruttare sinergicamente la mole di dati prodotti quotidianamente dalla normale vita cittadina. Secondo lo studio, infatti, l’impiego dell’Intelligenza Artificiale all’interno delle Smart City sarebbe in grado di generare un impatto di vasta portata. Gli esperti di Bruxelles sostengono, inoltre, che il suo utilizzo strategico favorirebbe l’efficienza, migliorerebbe la governance e promuoverebbe l’impegno democratico e la sostenibilità ambientale.

Come dicevano i saggi, però, non è tutto oro quello che luccica. Il documento, infatti, pone l’attenzione anche sulle zone d’ombra connesse all’impiego di questa tecnologia. Tra i rischi evidenziati: 

  • la gestione dei dati personali, che chiama in causa questioni connesse alla sicurezza e alla vita privata dei singoli cittadini;
  • l’effetto “scatola nera” creato dagli algoritmi di IA ad autoapprendimento, che può generare o riprodurre pregiudizi e condurre, di conseguenza, a decisioni sbagliate;
  • rischi di natura economica, come il controverso effetto “spiazzamento” dell’IA (ossia la perdita di posti di lavoro dovuta all’ingresso dell’automazione nei sistemi produttivi, con conseguente sostituzione dell’attività umana).

IA tra rischi e vantaggi

Il potenziale dell’IA è ampio e ancora da scoprire, ma come bisogna agire per mitigarne i rischi? Gli studiosi sembrano avere già una risposta e hanno redatto una lista di tutte le condizioni che le autorità dovrebbero rispettare [2]. Quest’ultime comprenderebbero: l’accesso ai dati, l’interoperabilità e un’impalcatura giuridica efficace, come pure elementi più immateriali, tra cui strutture di governance adeguate, insieme ad una capacità amministrativa pertinente. Un’ulteriore condizione essenziale? È fondamentale che i cittadini partecipino attivamente allo sviluppo delle città intelligenti basate sull’IA, in modo da progettare soluzioni mirate e instaurare un clima di fiducia.

In conclusione, lo studio prende una posizione e si schiera dalla parte di un utilizzo consapevole dell’IA nel contesto urbano. Le regole del gioco, però, sono chiare: tutto deve avvenire nel pieno rispetto delle esigenze dei cittadini e sulla base di una valutazione di casi e contesti di applicazione.