Per la prima volta nella storia, dentro un uragano: proprio lì, nel vortice, dove tutto ha origine. È questa la fantastica avventura di un drone della Saildrone ingaggiato per un’importante esplorazione con destinazione l’uragano Sam. Il viaggio incredibile ci ha restituito dati scientifici di inestimabile valore, utili sia per lo studio di un fenomeno di questo tipo che per una eventuale attività di prevenzione dei danni provocati dallo stesso. Oggi, dove l’uomo non può arrivare (almeno non fisicamente), giungono i droni e i vantaggi del progresso tecnologico.

Viaggio al centro del ciclone

Letteralmente dentro all’occhio del ciclone. Un drone della Saildrone, l’azienda americana produttrice dei veicoli senza pilota e comandati da remoto, ha compiuto un fantastico viaggio con una destinazione ben precisa: l’uragano Sam [1]

Un’impresa decisamente rischiosa che ci ha regalato immagini spettacolari e scientificamente rilevanti. Tutta la furia della tempesta, infatti, è stata vista da un’altra prospettiva e ripresa direttamente dal suo interno, come dimostrano le immagini contenute nel video qui di seguito.

L’incontro con Sam

La pericolosa esplorazione è frutto di una collaborazione tra Saildrone e la NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration americana, e ha visto l’USV (acronimo di Uncrewed Surface Vehicle) entrare in rotta di collisione con l’uragano Sam. L’indagine è avvenuta negli ultimi giorni di settembre, quando il ciclone era ancora caratterizzato da venti oltre i 200 km/h ed è la prima volta nella storia che riusciamo a ottenere immagini in diretta di quello che il NOAA ha definito essere “uno degli ambienti più ostili del pianeta” [2].

Oltre le immagini spettacolari

Come riportato tra l’altro dal New York Times [3], il drone-eroe protagonista di questa vicenda è riuscito a misurare una serie di parametri e osservare alcuni processi che finora non avevamo mai avuto modo di studiare così da vicino, per ovvie ragioni di sicurezza. La velocità del vento, il processo di intensificazione dell’uragano, la quantità di energia che viene scambiata tra aria e acqua, quanto la frizione tra uragano e oceano riesca a rallentare il primo: questi sono solo alcuni dei dati scientifici di inestimabile valore che il viaggio dentro Sam è stato in grado di restituirci.

Cosa vedremo in futuro?

L’ardita spedizione compiuta da Saildrone è la prova tangibile delle potenzialità degli USV: velivoli estremamente potenti in grado di resistere a condizioni meteorologiche avverse senza subire danni, e di regalarci quindi dati di prima mano sull’evoluzione degli uragani che non avremmo avuto altro modo di recuperare senza mettere a rischio vite umane. Ciò lascia presagire una rapida evoluzione nel breve periodo e l’organizzazione di una lunga serie di spedizioni (al momento ci sono altri quattro Saildrone in giro per gli oceani). E alla luce degli effetti sempre più devastanti causati dal cambiamento climatico, ciò potrebbe sicuramente rappresentare una svolta significativa nella prevenzione dei danni provocati dal passaggio di uragani e tempeste lungo le coste delle nostre città.