Cosa si intende per GIS? A cosa serve? Quali sono le possibilità che esso dischiude? Vi proponiamo una breve sintesi per capirne di più su uno degli acronimi più utilizzati negli ultimi tempi.

GIS è l’acronimo di “Geographical Information System”, che in italiano si traduce comeSistema Informativo Territoriale”. Si tratta di un sistema software che permette l’acquisizione, l’analisi, la visualizzazione e la condivisione di informazioni derivanti da dati geografici.

Un unico sistema che mette insieme software, dati e procedure, ma non solo questo. Il GIS è molto di più. Forse ancora molti non hanno afferrato in che modo e perché il GIS non è soltanto un semplice software. In questo articolo, vorremmo andare al nocciolo della questione e mostrare quali sono le potenzialità insite nelle soluzioni GIS, che aprono la strada ad un’infinità di applicazioni e scenari d’utilizzo.

La “scienza del dove”

Per capire la forza del GIS bisogna pensare all’importanza che ha assunto oggi il fattore geografico nella vita delle persone, delle aziende e degli enti pubblici. Non basta capire cosa si vuole fare per sé o per il bene comune di un’azienda o di una comunità urbana, ma è fondamentale capire dove farlo o, meglio, dove è più strategico attuare delle misure o prendere delle iniziative, far partire progetti? 

La “scienza del dove”, come la definisce il colosso statunitense fondatore della piattaforma ArcGIS [1], ha una grande vastità di campi applicativi: dalla gestione della catena di distribuzione (supply chain management) alle assicurazioni, dalla gestione delle emergenze alla cura del territorio e alla pianificazione urbana, dalla salute alle banche e così via [2].

La potenza della tecnologia GIS sta nel fatto che essa ha le chiavi per scoprire i legami e le connessioni nascoste nei dati di aziende, persone ed enti pubblici e collegarli nel modo più fruttuoso e utile possibile. 

Tutto questo è possibile perché il GIS integra l’analisi geografica della cartografia numerica con le interrogazioni e le analisi statistiche dei tradizionali database e permette così di trovare associazioni tra entità geografiche (informazioni geometrico-topologiche) e contenuti informativi di diversa natura (informazioni numerico-testuali di interesse). [3]

In conclusione …

In altre parole, il GIS non permette solo di visualizzare dati spaziali su una mappa, ma di interrogarli, fornendo risultati in diversi formati grafici (su mappa, su grafici, in forma tabellare …) in modo da permettere una più facile interpretazione. Quello che si constata nella stragrande maggioranza dei casi è che si finisce per mettere in luce delle connessioni all’interno dei dati stessi, che altrimenti risulterebbero invisibili e che in genere risultano essere fondamentali per l’efficacia delle scelte aziendali, governative, delle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici in genere.

Poter prendere delle decisioni strategicamente migliori ed efficaci in maniera veloce non solo è di vitale importanza, ma può arrivare anche a salvare delle vite. Si pensi per esempio alle applicazioni GIS per la gestione delle emergenze in caso di disastri naturali oppure nella scelta del posizionamento migliore di un ospedale da campo.