Quando la tecnologia incontra l’arte, nascono Pomerium, Vadus, Space2Tree e AMOR: i quattro progetti ideati a sostegno e difesa dei beni culturali del nostro Paese. Programmi concreti per garantire una migliore manutenzione ed un’efficace conservazione di tutte le bellezze artistiche che ci circondano. Idee ambiziose che trasformano l’innovazione in una nostra alleata fedele. 

Sistemi avanzati di monitoraggio

L’occhio vigile delle nuove tecnologie puntato sulle bellezze artistiche del nostro territorio. Pomerium, Vadus, Space2Tree e AMOR: sono i quattro progetti sostenuti dall’Agenzia Spaziale Italiana nell’ambito del programma Artes dell’Agenzia Spaziale Europea. Il loro obiettivo, più che nobile, è garantire la manutenzione e la conservazione dei beni culturali del nostro Paese.

I progetti mirano tutti alla realizzazione di sistemi di monitoraggio avanzati, per estrarre informazioni atte a supportare le attività di pianificazione e gestione delle manutenzioni del patrimonio artistico italiano.

I quattro programmi, che sono stati autorizzati a maggio del 2020, sono stati selezionati con un bando in base ad un accordo dell’Agenzia Spaziale Europea con l’Agenzia Spaziale Italiana con Roma Capitale, Università dell’Aquila, Regione Abruzzo e Municipalità di L’Aquila e Municipalità di Torino. 

Pomerium: quali benefici per Roma Capitale?

Il progetto Pomerium [1] vede scendere in campo e-Geos, una società costituita da Telespazio (80%) e dall’Agenzia Spaziale Italiana (20%), che ha siglato un contratto con l’Agenzia Spaziale Europea. Si tratta di un programma per la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale del centro storico di Roma. Il sistema di monitoraggio utilizza metodologie e tecnologie integrate per indagare e monitorare alcune zone della Capitale comprese entro la cerchia delle Mura Aureliane. Grazie all’uso di dati provenienti da satelliti, droni e sensori IoT (Internet of Things) collocati in situ e connessi tramite la rete 5G, Pomerium permetterà di costruire modelli digitali delle aree di interesse, per individuare i fenomeni in atto e avere una stima delle loro evoluzioni nel tempo. Tutto ciò contribuirà ad una gestione più efficace del territorio.
Il progetto sarà portato avanti da e-Geos con Arakne, Adpm, Emersum, Cistec, Dbw, mentre i servizi di geolocalizzazione saranno assicurati da Gnss Systems.

Fig 1. – Anteprima Pomerium – Fonte immagine: Telespazio

Vadus: la nuova frontiera del turismo culturale

Il progetto Vadus – Accesso Virtuale e Digitalizzazione per Siti Irraggiungibili [2] punta alla crescita e alle nuove sfide del turismo culturale e mira a sviluppare una serie di applicazioni per l’arricchimento dell’esperienza di visita dei turisti. Il progetto è guidato da Next Ingegneria dei Sistemi con Citera, Enea, Università Degli Studi Di Roma La Sapienza, Telecom Italia, Parco Archeologico di Ostia Antica, Parco Archeologico del Colosseo.
L’ambizione di VADUS è proporre un innovativo modello di fruizione di siti archeologi e beni artistici tramite una soluzione di realtà virtuale immersiva che coniuga l’utilizzo di 5G, servizi satellitari e infrastrutture cloud con contenuti multimediali in grado di rivelare allo spettatore anche aspetti nascosti delle opere d’arte. L’obiettivo, infatti, è condurre il turista in un’esperienza unica e coinvolgente, offrendogli diverse modalità di fruizione del patrimonio artistico.

Space2Tree: una nuova cura per le aree verdi

Il progetto Space2Tree [3], guidato da Digimat e cui partecipano ISPC CNR e Cnr-Imaa, punta alla progettazione, realizzazione e validazione di un Sistema di Allerta pensato solo ed esclusivamente per il monitoraggio del verde pubblico. In particolare, il programma mira alla manutenzione delle aree verdi collocate all’interno di siti storici e culturali rilevanti e vedrà in campo anche i satelliti Sentinel 2 e Prisma. Una nuova frontiera per la cura dei piccoli e grandi polmoni collocati all’interno e nelle vicinanze di aree di interesse storico-archeologico, che definisce la traiettoria metodologica di un approccio multilivello, basato su tecnologie EO integrate e 5G. 

AMOR: la gestione dei centri storici densi di turismo

Il progetto AMOR – Advanced Multimedia and Observation services for the Rome cultural heritage [4] è guidato da Nais e vede la partecipazione di CoopCulture, ICR – Istituto per la conservazione e il restauro), CNR IREA – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per Il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente, Esri e Nitel. L’obiettivo di AMOR è sviluppare servizi sostenibili per la salvaguardia e la fruizione di tutti quei beni culturali collocati in centri storici interessati da una significativa pressione antropica, rappresentata soprattutto da ingenti flussi di visitatori. Il programma si propone quindi di supportare sia le Istituzioni responsabili dei Beni Culturali (Sovrintendenza speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio; Sovrintendenza speciale) sia i visitatori, tramite attività di monitoraggio multimodale del sito e soluzioni avanzate di fruizione.
Le aree pilota, comprese nel centro storico di Roma (sito Unesco dal 1980), sono le Terme di Caracalla e le Mura Aureliane.